Lirroria in rilievo estratto stampa
Estratto stampa da ultimo allestimento 2019
LATINA – Ventisette fotografie in bianco e nero formato 30x30cm scattate da Martino Cusano e Daniele Patriarca tornano a raccontare oggi (a distanza di 19 anni dalla loro prima esposizione) “Littoria in rilievo”, un viaggio che parte dall’Aula di Corte D’assise del Tribunale di Latina e arriva in Piazza del Quadrato posando lo sguardo sui bassorilievi e le sculture della città di Fondazione svelandone dettagli spesso impossibili da cogliere senza questa loro preziosa mediazione. Una mostra curata dal professor Vincenzo Scozzarella, che sarà inaugurata al Circolo cittadino il 3 dicembre e resterà visitabile fino al 3 gennaio 2020.
“Inizialmente lo scopo era quasi documentaristico, la mostra 19 anni anni fa voleva indagare il patrimonio artistico della città di Latina. Oggi, in un mondo sovraccarico di immagini sempre più rapide e indistinte, le calibrate fotografie di ‘Littoria in rilievo’ appaiono come un invito verso la ‘positiva lentezza’. Sono una richiesta di prender tempo, cogliere la realtà nei suoi dettagli, negli aspetti più reconditi, meno usuali – sottolinea Scozzarella – L’intenzione è quella di andare alla ricerca di una realtà celata, non immediatamente manifesta, fatta di sfumature e accenti altrimenti impercettibili, quali i nobili solchi di scalpello dell’opus artistico o quelli distruttivi della damnatio memoriae post-bellica”.
“I ritratti scanditi idealmente da dieci tappe o pause di riflessione che ogni visitatore potrà compiere in un percorso ideale all’interno dell’ esposizione, sono un nuovo modo di vivere i luoghi sospesi tra passato e presente” spiega il fotografo di Latina Martino Cusano. “Lo abbiamo fatto per curiosità, per simbiosi con la storia della città e con la nostra vita qui. L’idea è quella di creare un percorso per innescare la curiosità in tutti”. E’ lui che ci ha illustrato questo viaggio artistico.
Un invito rivolto a tutti a prendersi tempo “per ritrovare il filo dell’identità, per concedersi un moto di affetto per la propria città”, ha detto l’assessore alla cultura Silvio Di Francia, sottolineando il valore del bassorilievo come tratto distintivo e della fotografia con la sua capacità di recupero del tempo . I due fotografi per realizzare le loro opere hanno lavorato a lungo in modo simbiotico, interscambiale, relazionandosi con i dettagli prescelti a grandi altezze dal suolo come sulla facciata di Piazza Dante o per arrivare ai fregi del balcone del Palazzo della Prefettura, utilizzando esclusivamente tecniche fotografiche analogiche (lavorando con Hasselblad 500 CM e ottiche Zeiss serie lunare).
“Tutte le fotografie che vedremo in mostra sono il frutto di una strategia o di un evento orchestrato dai fotografi con l’unico scopo di creare un’immagine. L’atto artistico è definito da un procedimento creativo che punta a cogliere una ricostruzione nata, fin dal principio, per la macchina fotografica. “Littoria in rilievo” entra nel territorio della narrazione con chiari riferimenti a storie che appartengono alla nostra storia di città di fondazione, ricollocati e rieditati spesso con caratteristiche e significati tutti contemporanei”, sottolinea il delegato all’arte contemporanea del Comune di Latina Fabio D’Achille